Philosophy
Maurizio Miri può essere definito con due sostantivi che nell’abbigliamento maschile raramente vanno di pari passo: Prodotto e Stile.
Il brand presenta infatti un'offerta di Prodotto vendibile, ma connotato dal “graffio” stilistico, ovvero un punto di vista inedito e originale, oggi necessario per essere percepito dall’acquirente finale con un posizionamento alto e, soprattutto, d'immagine.
In uno scenario statico da anni, dove portabilità e stile spesso passano in secondo piano e dove nulla di nuovo sembra possibile, emerge con forza l’unicum di Maurizio Miri.
Unico perchè i codici stilistici del prodotto sono assolutamente originali, pur rispondendo alle coordinate di modernità e glamour richieste dai top buyers mondiali.
La giacca di Maurizio Miri non trova repliche né nella mass distribution né nell’atelier.
Le proporzioni e i tagli sono nuovi. Il guizzo dello stile innova il prodotto.
Il fit risponde ai desideri del vasto pubblico alla ricerca di un classico glamour e tuttavia si pone l'obiettivo di raggiungere un target ampio e diversificato relativamente a età e silhouette.
Grazie a uno studio profondo di modellistica e vestibilità, che fa leva su stondature, insellature della spalla e precise proporzioni centimetriche per la sciancratura, la sua giacca è trasversalmente portabile: non ha età, prende vita su chi la indossa.
E' vigile sul prezzo finale, ma scommette sulla qualità sartoriale della confezione e dei materiali, senza sconti e scorciatoie.
Elementi che sono stati subito colti da top buyers italiani, che con il loro placet hanno confermato il dna innovatore di Miri.
La valenza di Maurizio Miri è duplice: la visione commerciale, da uomo prodotto, si sublima nell'originalità creativa generata da una visione della giacca che si potrebbe definire introspettiva e psicologica.
La giacca di Maurizio Miri nasce da un'esigenza intima di autorappresentazione dell'idea maschile.
E' "corazza", è "uniforme", ma al tempo stesso è confortevole "cocoon".
Non cancella la struttura e contemporaneamente fa tesoro della radicale destrutturazione attuata a suo tempo da Armani.
Parla un linguaggio indiscutibilmente virile, ma spesso è declinata in tessuti del repertorio femminile.
Realizza una provocazione studiata che esprime stima per il consumatore.
In questo gioco di contrapposizioni fortissime si sviluppa uno stile straordinariamente armonico, come un piatto dal gusto deciso, ricco, ma di cui non si riescano a rintracciare gli ingredienti, ormai fusi in un unico inconfondibile sapore.
Una ricetta che Maurizio Mangano, soprannominato affettuosamente Miri da famiglia e amici intimi, ha creato per conferire al prodotto la consapevolezza lungimirante delle esigenze del retail.
Una creatività quindi mai fine a se stessa, ma guidata dal fiuto del retailer intensamente allenato fin dall'infanzia.
La giacca Maurizio Miri "funziona" e viene immediatamente recepita come “giusta” sia dal buyer sia dall’acquirente finale dei negozi high end.
Forte di questo background Maurizio Mangano inizia a sviluppare la sua proposta per uomo nel 2009.
Il suo curriculum è un ulteriore avallo di valore percepito: Maurizio Miri viene cooptato da Pitti Immagine Uomo, esordiente, nel padiglione degli emergenti; viene invitato alla fiera White Show Milano come special guest; viene scelto da Pierluigi Loro Piana durante Milano Unica per sfilare insieme ad altri 9 stilisti di caratura; infine, viene selezionato tra i 5 migliori designer a Who’s on Next, il concorso annuale patrocinato da Vogue Italia e da Alta Roma.
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